Una Spada di Damocle sulla testa. Cosa significa e perché ci riguarda?
Quella della Spada di Damocle è una metafora tramandata da Cicerone e che ogni giorni sentiamo.
? Il protagonista del racconto è Damocle, il quale adulava il tiranno, Dionigi, per la fortuna che aveva a vivere nella sua condizione. Un giorno fu invitato dallo stesso Dionigi a sedere per una volta sul suo trono al suo posto nel corso dello svolgimento di un ricco banchetto.
Solo durante la cena l’adulatore si accorse di una spada sospesa nell’aria proprio sulla sua testa, legata ad un sottile crine di cavallo. La spada era sospesa in maniera talmente precaria che poteva cadere da un momento all’altro ed ucciderlo. Intimorito da quella minaccia, Damocle pregò subito di poter abbandonare il trono per tornare ai suoi umili panni di cortigiano.
La "Spada di Damocle" viene utilizzata come metafora per esprimere le responsabilità e l’insicurezza legate al ruolo di un uomo potente, che vive nel costante timore di essere defraudato da qualche altro, o che qualcuno possa sovvertire lo stato di cose in cui si trova.
Ognuno di noi vive sotto una spada di Damocle, o anche più di una.
Non serve essere grandi #Manager o particolari autorità per essere minacciati dal rischio, basta essere noi stessi nella nostra realtà personale e familiare.
Ci confrontiamo continuamente con gli imprevisti, per il semplice fatto che non abbiamo il controllo su tutto ciò che accade.
A differenza del protagonista dell’aneddoto, noi non possiamo decidere di spostarci da quel trono e toglierci dal rischio incombente che ci minaccia.
Dobbiamo sopportare l’incertezza e sperare che la spada non si stacchi e non cada mai sulla nostra testa, ma possiamo tutelarci da ciò che metaforicamente rappresenta e trasferire le conseguenze economiche degli eventi imprevisti su qualcun altro.
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